Supporto per anziani fragili e contributi per badanti

Regione Toscana sostiene il lavoro di cura

28 marzo 2024

Dal rifinanziamento del servizio «Pronto Badante» – con ulteriori 2,8 milioni di euro – all’erogazione di buoni servizio fino ad 800 euro mensili per supportare la famiglia che deve sostenere il costo del badante: è questo l’ultimo «pacchetto» di iniziative messe in campo dalla Regione Toscana a sostegno degli anziani fragili e non autosufficienti. Le misure sono consultabili sull’Atlante Fidaldo, la mappa interattiva online che raccoglie tutte le misure e i provvedimenti regionali varati a favore di famiglie datrici di lavoro domestico.    

Nuovi fondi per il progetto «Pronto Badante»
«Pronto Badante rientra tra gli interventi previsti dal Piano regionale per la non autosufficienza 2022-24. L’obiettivo primario è quello di sostenere e supportare le persone anziane e le rispettive famiglie nel momento in cui si presenta per la prima volta una situazione di fragilità» sottolinea l’avv. Alfredo Savia, presidente di Fidaldo. Le famiglie possono rivolgersi ad un numero unico regionale (055-4383000) che fa scattare, entro 48 ore, un intervento presso l’abitazione o attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali, al fine di offrire informazioni sui percorsi socio-assistenziali attivabili e sulla possibilità di accedere ad un sostegno economico per l’attivazione di un servizio di assistenza familiare.              
Per informazioni e requisiti di accesso è possibile visitare la pagina dedicata dell’Atlante Fidaldo (Toscana – Pronto Badante).

I progetti di sostegno alle cure domiciliari    

Il secondo intervento che Regione Toscana ha recentemente rinnovato riguarda i progetti di sostegno alle cure domiciliari finanziato grazie a fondi europei (Fondo Sociale Europeo + 2021-27). «È prevista l’erogazione di contributi economici, veri e propri buoni servizio, per la spesa di un “assistente familiare” regolarmente assunta con contratto a tempo indeterminato. Lo scopo di quest’azione è quindi duplice: ampliare il servizio di assistenza familiare da un lato e promuovere l’occupazione regolare dall’altro» spiega Savia. I beneficiari dei contributi previsti sono le persone anziane ultra 65enni (o anche di età inferiore nel caso di persone con patologie degenerative assimilabili al decadimento cognitivo) che presentano un elevato bisogno assistenziale. L’ammontare del buono può variare da 200 a 800 euro mensili (a seconda dell’Isee).         
Per maggiori dettagli sulla misura si rimanda all’Atlante Fidaldo (Toscana – progetti di sostegno alle cure domiciliari).

Il lavoro domestico in Toscana  
Sono 78.139 i collaboratori domestici contribuenti censiti dall’Inps nel 2022 in Toscana (in Italia sono più di 894 mila). Gli assistenti familiari (badanti) sono 43.858. Di questi circa 40 mila sono donne, mentre gli uomini sono poco più di 3.800. Per quanto riguarda la nazionalità, in tutte le province toscane prevale la presenza di badanti stranieri (35.097) su quelli italiani (8.761).

L’Atlante Fidaldo   
Ideato da Fidaldo, in collaborazione con Irs, l’Atlante Fidaldo è una mappa interattiva nazionale e regionale a disposizione dei datori di lavoro domestico. Online dal 2022, l’Atlante Fidaldo è in fase di continuo aggiornamento e ha l’obiettivo di censire le misure e i sostegni economici a disposizione delle famiglie che assumono lavoratori domestici (colf, badanti e baby sitter). Un vero e proprio vademecum contenente tutte le misure e i provvedimenti approvati a livello locale, regionale e nazionale.

FIDALDO – FEDERAZIONE ITALIANA DEI DATORI DI LAVORO DOMESTICO

FIDALDO è la Federazione Italiana dei Datori di Lavoro Domestico. Nata nel 1996, è stata costituita su iniziativa delle quattro più significative e storiche Associazioni Nazionali che si occupano della tutela del datore di lavoro domestico e che rappresentano le famiglie che hanno alle proprie dipendenze colf, badanti e baby sitter: Nuova Collaborazione, Assindatcolf, A.D.L.D. e A.D.L.C. La finalità di Fidaldo è di difendere gli interessi delle famiglie, in Italia circa 2 milioni, che quotidianamente scelgono di affidarsi alle cure di personale esterno per la gestione della casa, per la cura dei figli, di familiari anziani o non autosufficienti. Un tessuto sociale che negli anni ha subito profondi cambiamenti che hanno finito col condizionare anche il significato stesso di “lavoro domestico”: da attività riservata a pochi a fenomeno di massa. Una realtà trasversale che Fidaldo ha sempre saputo rappresentare, contribuendo a determinare il cambiamento economico e culturale del Paese.

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