Ritarda la sanatoria del 2020 anche per i lavoratori domestici

L’ articolo 103 del Dl 34/2020 (convertito dalla legge 17 luglio 2020 n. 77) aveva introdotto la possibilità di attivare la procedura di emersione per tutti i lavoratori irregolari (italiani, europei o extra-Ue) che operavano come domestici o braccianti agricoli.

Delle 207.870 domande presentate entro il 15 agosto 2020, l’85% riguardavano la regolarizzazione dei lavoratori domestici.

Al 10 novembre scorso circa un quarto (25%, cioè 51.190) delle domande presentate, secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno, è ancora in fase istruttoria e non ha avuto risposta.
Di tutte le domande presentate in totale, 124.389 procedimenti si sono conclusi con la richiesta dei regolari permessi di soggiorno.

A causare il ritardo di oltre due anni – pandemia a parte – ha influito la scadenza a settembre 2021 (prorogato fino a marzo 2022) degli incarichi di 800 lavoratori in somministrazione chiamati per esaminare queste istanze.
Ora si attende che venga indetta una nuova gara per questo particolare deficit di risorse umane negli uffici preposti al controllo.