Lavoro domestico, ecco l’Atlante Fidaldo: una mappa interattiva per cercare bandi e bonus destinati famiglie e lavoratori

Atlante Fidaldo

Una cartina geografica interattiva ed in costante aggiornamento per consultare in tempo reale i principali provvedimenti messi in campo dalle amministrazioni regionali e dal Governo a sostegno delle famiglie di datrici di lavoro domestico e dei loro dipendenti.

Si chiama Atlante Fidaldo ed è un nuovo strumento da oggi on line sul sito della Federazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico che è stato ufficialmente presentato il 19 ottobre nel corso di un webinar organizzato dalla Fidaldo (costituita da Nuova Collaborazione, Assindatcolf, Adld e Adlc) in collaborazione con l’Irs, Istituto per la Ricerca Sociale.

Il sostegno alla famiglia e l’emersione

Tra i principali obiettivi dell’Atlante vi è quello di offrire un supporto in più alle famiglie che quotidianamente si avvalgono dell’aiuto di colf, badanti e babysitter. Lo strumento è in costante aggiornamento e sarà completato nella prossima primavera.

L’auspicio che la conoscenza degli strumenti economici possa rappresentare un impulso all’emersione del lavoro “nero”, che nel comparto domestico rappresenta il 60% del totale, a fronte di 920 mila domestici regolarmente assunti censiti dall’Inps.

Lavoro domestico fenomeno di massa

Con l’occasione è stata presentata una inedita indagine esplorativa sul settore domestico a cura dell’Irs somministrata ad un campione di iscritti alle associazioni di datori di lavoro domestico aderenti alla Fidaldo, che restituisce lo stato attuale del lavoro domestico nel nostro paese, caratterizzandolo sempre più come «fenomeno di massa e non di nicchia».

«La pandemia – si legge nell’indagine – è stata una cartina al tornasole per il lavoro domestico, mostrandone la rilevanza e l’importanza. Chi, infatti, ha attraversato la pandemia potendo contare sulla presenza di un collaboratore o assistente familiare è riuscito a mantenere una sorta di equilibrio tra vecchi e nuovi bisogni e a vedere le proprie esigenze in qualche modo corrisposte. Non a caso la stragrande maggioranza dei datori di lavoro che hanno partecipato all’indagine riporta l’assenza di sostanziali cambiamenti dovuti all’insorgere e perdurare della pandemia e il settore, nel complesso, non ha registrato bruschi arresti. Al contrario, più di un terzo dei rapporti di lavoro è stato avviato proprio in epoca di pandemia».

Al webinar, che è stato trasmesso in diretta streaming, oltre al presidente della Fidaldo, Alfredo Savia, al consigliere Fidaldo, Andrea Zini e ai ricercatori dell’Irs Sergio Pasquinelli e Francesca Pozzoli, hanno partecipato anche: Claudio Di Berardino, Assessore al Lavoro e nuovi diritti, Formazione, Scuola, Politiche per la ricostruzione, Personale della Regione Lazio, Alessandra Locatelli, Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità della Regione Lombardia e Osvaldo Milanesio, Direzione Sanità e Welfare-Politiche per le pari opportunità, diritti e inclusione, progettazione e innovazione sociale, della Regione Piemonte.

L’assenza del pubblico

Il lavoro domestico sta svolgendo nell’Italia di oggi una grande funzione di welfare. Ciononostante, «gli enti pubblici – al di là di poche eccezioni – continuano a rappresentare i grandi assenti: assenti durante la fase del reclutamento dei lavoratori domestici e assenti anche dopo, quando si tratta di provvedere a gestire e sostenere i rapporti di lavoro avviati. Si conferma così la natura fortemente autogestita dell’assistenza a domicilio in Italia, una sorta di welfare fai-da-te in cui famiglie e lavoratori si incrociano e incontrano nella cornice di un mercato della ‘cura’ prevalentemente privato e informale. L’assenza del sostegno pubblico viene particolarmente sofferta dai datori di lavoro di badanti: questi infatti – di fronte ad esigenze di cura complesse e alla scarsità di competenze di cura specifiche – emergono dall’indagine molto più in difficoltà rispetto ad altri nell’organizzarsi da soli e molto più propensi a ricevere forme aggiuntive o alternative di supporto».

I due partner

Fidaldo – Nata nel 1996, la Fidaldo (Federazione italiana dei datori di lavoro domestico) è stata costituita su iniziativa delle quattro più significative e storiche associazioni Nazionali che in Italia rappresentano le famiglie che hanno alle proprie dipendenze colf, badanti e babysitter: Nuova Collaborazione, Assindatcolf, A.D.L.D. e A.D.L.C. Per questo motivo la Fidaldo siede al tavolo di contrattazione come parte sociale per la firma del Contratto nazionale di settore. Web: www.fidaldo.it

IRS (Istituto per la Ricerca sociale) – È un’organizzazione non profit totalmente indipendente, offriamo da più di 45 anni servizi di ricerca, valutazione e monitoraggio, formazione, progettazione, consulenza, accompagnamento e assistenza tecnica. Si propone di migliorare la qualità delle politiche e degli interventi pubblici, con attenzione alla disseminazione della conoscenza e al trasferimento di apprendimento dalle esperienze di maggior successo. Web: www.irsonline.it