Impiego stranieri irregolari e costi di rimpatrio a carico del datore di lavoro

Occupare alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno o con permesso scaduto, non rinnovato ovvero revocato o annullato, comporta per il datore di lavoro, oltre alle sanzioni penali e alla multa di cui all’articolo 22 del D.lgs. 25 luglio 1998, n. 286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione), la condanna da parte del giudice, come sanzione amministrativa accessoria, al pagamento del costo medio di rimpatrio del lavoratore straniero extacomunitario assunto illegalmente.

L’importo in vigore è aumentato del 30% in ragione all’incidenza degli oneri economici connessi ai servizi di accompagnamento e scorta.

Attualmente ammonta a 2.365,23 euro, come previsto dal decreto del Ministero dell’Interno del 3 febbraio 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 138 del 15 giugno 2023, ed è previsto esclusivamente il versamento in unica soluzione.