DISABILITÀ, ATLANTE FIDALDO: IN PIEMONTE BUONO DA 600 EURO AL MESE PER ASSISTENZA DOMESTICA, ULTIMI GIORNI PER PRESENTARE LA DOMANDA

21 aprile 2023

Un buono di 600 euro al mese riconoscibile per un massimo di 24 mensilità e spendibile per l’acquisto di servizi di assistenza familiare (o assistenza educativa nel caso di minori) a favore di persone non autosufficienti (anziani o disabili) residenti in Piemonte: circa 3000 i beneficiari che si stima potranno accedervi. Si chiama “Scelta Sociale” ed è la nuova misura prevista da Regione Piemonte a sostegno della non autosufficienza e del lavoro di cura, uno dei tanti provvedimenti censiti nell’Atlante Fidaldo, una mappa interattiva nazionale nata con l’obiettivo di raccogliere tutte le iniziative presenti a livello locale e centrale a favore delle famiglie datrici di lavoro domestico. Per maggiori informazioni, criteri di accesso e requisiti è possibile consultare la pagina dedicata disponibile al seguente link https://www.fidaldo.it/atlante/lavoratori-domestici/piemonte-scelta-sociale-buono-per-la-domiciliarita/

Nel dettaglio, possono presentare domanda coloro che – in presenza di determinati requisiti di accesso – non siano già percettori di altri sostegni economici, quali appunto gli assegni di cura, ma anche i contributi per il caregiver familiare piuttosto che altri trasferimenti monetari destinati al sostegno della domiciliarità. La prima finestra di presentazione delle domande è aperta dal 1° febbraio 2023 e chiuderà il 30 aprile. La domanda deve essere presentata online, attraverso il portale Scelta Sociale della Regione Piemonte, per accedere al quale bisogna utilizzare le credenziali Spid. La data di presentazione della domanda non avrà alcun peso nella formazione della graduatoria finale, che considererà invece la presenza dei seguenti requisiti:

  • residenza (o domicilio sanitario) in Piemonte,
  • condizione di non autosufficienza (valutazione multidimensionale con “Punteggio sociale” non inferiore a 7),
  • ISEE sociosanitario non superiore a 50.000 euro.

Inoltre, nel caso in cui la permanenza a domicilio venga garantita grazie al lavoro di cura prestato da assistenti familiari, per ricevere il “buono domiciliarità” occorre che sia attivo un servizio di assistenza familiare con la stipula di, alternativamente:

  • un regolare contratto di lavoro subordinato con un assistente familiare, di durata pari ad almeno 12 mesi, per un minimo di 16 ore settimanali di servizio (inquadramento dell’assistente nei livelli CS o DS del CCNL sul lavoro domestico);
  • un incarico professionale, che rispetti i medesimi requisiti di durata e numero minimo di ore settimanali e preveda pari re
  • quisiti professionali, per la prestazione di un servizio di assistenza domiciliare da parte di un assistente familiare che esercita l’attività come libero professionista.

FIDALDO – Federazione Italiana Datori di Lavoro Domestico – costituita da Nuova Collaborazione, Assindatcolf, ADLD, ADLC Como, firmataria del CCNL sulla disciplina del rapporto di lavoro domestico.