Decreto Lavoro: obbligo del datore alla conservazione dei documenti

Il “Decreto Lavoro” semplifica la disciplina per l’accesso dei lavoratori alle informazioni sui loro rapporti di lavoro attraverso la conservazione dei documenti relativi, precedentemente prevista nel “Decreto Trasparenza” del 2022.

Ricordiamo, come già anticipato, che il datore di lavoro deve comunicare gli elementi essenziali previsti, mentre per alcune informazioni è sufficiente indicare il riferimento alla contrattazione collettiva oltre che a consegnare o, almeno, mettere a disposizione copia del contratto collettivo al lavoratore.

Tutte le informazioni devono essere comunicate in modo trasparente, chiaro, completo, gratuito, in formato cartaceo oppure elettronico, conservate e rese accessibili, su richiesta dei lavoratori, in qualsiasi momento. Per maggiori approfondimenti, vedi il nostro articolo del 12 Maggio 2023.

Occorre ancora rilevare che la norma ha previsto per il datore di lavoro la conservazione della prova dell’invio o della ricezione dei documenti da parte del lavoratore per cinque anni dalla conclusione del rapporto di lavoro e non dall’inizio.

Qualche consiglio:

  • far firmare una dichiarazione di avvenuto adempimento informativo;
  • consegnare manualmente (consigliato) o via elettronica (conservando la mail) o rendere disponibile al/alla lavoratore/lavoratrice una copia del contratto collettivo;
  • non eliminare la documentazione cartacea prima del termine quinquennale dal termine del rapporto di lavoro per evitare inconvenienti in caso di controllo.

Firma e conservazione secondo Decreto Lavoro Conservazione

Decreto Lavoro Conservazione