Rifinanziato il bando di Regione Lombardia che stanzia ulteriori 2 milioni per le spese sostenute per l’assistente familiare regolarmente assunto. Sull’Atlante Fidaldo, la mappa interattiva online contenente tutte le misure approvate a livello locale, regionale e nazionale, i requisiti di accesso e i dettagli sui massimali in relazione all’Isee
Fino a 200 euro al mese per le spese sostenute per chi assume un assistente familiare. In Lombardia è ancora possibile presentare la domanda per il “Bonus Assistenti Familiari”, misura prevista dalla Regione finalizzata a diminuire l’onere delle spese previdenziali e a garantire alle famiglie più vulnerabili la possibilità di accedere alle prestazioni di assistenti familiari qualificati e con forme contrattuali e condizioni lavorative in linea con la normativa del settore.
Con il rifinanziamento della misura (DGR 985/2023), oggi il bando può contare su ulteriori 2 milioni di euro, ai quali si aggiungono eventuali residui già nelle disponibilità di ATS e/o Ambiti territoriali a valere sulle dotazioni stanziate con precedenti provvedimenti (DGR 914/2018, DGR 5756/2021, DGR 7257/2022). L’importo del bonus, calcolato sulle spese sostenute per la retribuzione dell’assistente familiare – riferite ad un anno e risultanti dal contratto di lavoro – varia in base all’Isee e prevede massimali. Il contributo massimo previsto è di 200 euro al mese. Per maggiori informazioni sul bando, dai requisiti di accesso ai dettagli sui massimali in relazione all’Isee, è possibile consultare la pagina dedicata dell’Atlante Fidaldo, la mappa interattiva online che raccoglie, regione per regione, tutte le misure e i provvedimenti varati a favore di famiglie datrici di lavoro domestico.
“Il Bonus Assistenti Familiari è una misura che viene incontro alle nuove esigenze di welfare delle famiglie lombarde – sottolinea l’Avv. Alfredo Savia, presidente di Fidaldo -. In questa nuova edizione del bando, a differenza delle precedenti, è infatti prevista la possibilità che il datore di lavoro sia un ente del settore e vengono ammesse alla misura anche le persone fragili già destinatarie delle misure B1 e B2 del Fondo Nazionale per la non autosufficienza. Si tratta di due novità importanti introdotte al fine di una maggiore diffusione del bonus che in precedenti edizioni ha visto uno scarso numero di beneficiari. Peraltro nel 2023 è anche stato abolito il requisito prima vigente della residenza in Lombardia da almeno cinque anni”.
Lavoro domestico: la Lombardia la regione con più addetti
Sono 894.000 i collaboratori domestici contribuenti censiti dall’Inps nell’anno 2022 in Italia. Con oltre 174.000 (19,5% del dato nazionale) di lavoratori domestici dichiarati, la Lombardia è la regione con il maggior numero di addetti, concentrati in particolar modo nella città di Milano e nella sua area metropolitana (101.388 addetti).
La Lombardia presenta un’incidenza di 1,75 collaboratori ogni 100 abitanti, nel 40,3% dei casi si tratta di badanti. Per quanto riguarda la nazionalità in tutte le province lombarde prevale nettamente la presenza di collaboratori stranieri. Milano con l’84,8% di presenze si conferma la provincia con la più alta incidenza di stranieri sul totale dei collaboratori della regione, seguita da Brescia (76,1%), Mantova (77,3%) e Bergamo (76,1%).
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