Vaccini al personale domestico: finora inascoltati gli appelli dei datori di lavoro

vaccinazioni anti Covid

Il Piano di vaccinazione non ha tra le sue categorie prioritarie di attenzione il mondo del lavoro domestico. Nonostante i ripetuti appelli delle parti sociali. Al momento – fors’anche complice la crisi di Governo in corso – gli assistenti familiari (in particolare le badanti, ma anche babysitter e colf) non rientrano tra le professioni a rischio. Eppure si tratta di persone che entrano nelle nostre famiglie con un compito delicato. Ogni giorno hanno a che fare ogni giorno con persone anziane o comunque fragili di salute o con minori.

I vaccini e gli assistenti familiari

 «Da sempre – osserva il presidente di Nuova Collaborazione Alfredo Savia – accompagniamo il datore di lavoro domestico nella tutela della salute e nella sicurezza del posto di lavoro. Abbiamo attivato corsi di formazione professionale delle badanti in un momento come questo di grande crisi sanitaria. Auspichiamo il coinvolgimento da parte delle istituzioni al fine di un progetto comune di tutela del datore di lavoro e del collaboratore domestico. Ricordiamo che il rapporto di lavoro domestico, sotto l’aspetto della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, non è stato oggetto di particolare attenzione da parte del legislatore. Fra l’altro, la disciplina a tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, contenuta sia nel decreto legislativo n. 626 del 1994, sia nel decreto legislativo n. 81 del 2008, non si applica al lavoro domestico».

In sinergia con Fidaldo e parti sociali

Nei giorni scorsi Nuova Collaborazione aveva espresso un giudizio complessivamente positivo sulla interpellanza urgente al ministro della Salute su colf e badanti presentata dal gruppo Forza Italia. Il testo era stato aggiornato il 22 gennaio scorso. 

Nuova Collaborazione agisce in sinergia col Fidaldo, la Federazione delle associazioni dei datori di lavoro domestico, di cui Savia è anche presidente. E con le parti sociali con cui viene sottoscritto il Contratto collettivo nazionale per il lavoro domestico. «L’attuale Contratto – incalza Alfredo Savia -, che si applica dal 1° ottobre del 2020, aggiornato ancora con altre integrazioni successive, ha introdotto norme a tutela della salute e dell’integrità fisica. Prevede che ogni lavoratore abbia diritto a un ambiente di lavoro sicuro e salubre. E dispone che il datore di lavoro debba informare il lavoratore circa eventuali rischi esistenti nell’ambiente di lavoro, relativi anche all’uso di attrezzature, ivi compresi strumenti telematici e robotici, e all’esposizione a particolari agenti chimici, fisici e biologici».

Vaccini: il nuovo appello per le badanti

«Nuova Collaborazione – conclude il presidente Savia – non può che auspicare una campagna vaccinale che includa prioritariamente la categoria delle badanti, come già richiesto al Governo prima delle festività natalizie».

Per documentarsi:

Le raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 del Ministero della Salute cliccando qui;

il Report aggiornato della somministrazione dei vaccini cliccando qui.