Nuova Collaborazione insiste: vaccinare i lavoratori domestici risponde a una esigenza sanitaria

Nuova Collaborazione: badanti

«Il vice Ministro alla Salute Pierpaolo Sileri, esprimendo preoccupazione sull’andamento del percorso di vaccinazione lo scorso 8 gennaio, ha citato le badanti come categoria a rischio, in quanto a contatto con soggetti fragili, indicando le stesse fra coloro a cui dovrà essere dedicata una priorità fra le persone da vaccinare. Condividiamo pienamente quanto dichiarato dal vice Ministro tant’è che il 23 dicembre scorso, unitamente alle parti sociali firmatarie del CCNL, avevamo inviato al Governo un avviso comune per richiedere l’inserimento delle badanti nel piano di vaccinazione».

È quanto dichiara Alfredo Savia, presidente di Nuova Collaborazione, Associazione Nazionale Datori Lavoro Domestico, componente della federazione Fidaldo, firmataria dell’avviso comune.

«Includere le badanti fra i soggetti che dovranno ricevere prioritariamente il vaccino – prosegue Alfredo Savia – risponde da un lato alla necessità di salvaguardare la salute della badante stessa e dell’assistito, dall’altro ad una esigenza di salvaguardia del rapporto di lavoro. Infatti, la vaccinazione delle badanti potrebbe diventare requisito per l’assunzione, così come la mancata vaccinazione potrebbe mettere a rischio la prosecuzione dei rapporti di lavoro. In questo tipo di rapporti il rischio di contagio è reciproco ed è alquanto elevato stante l’impossibilità di mantenere il distanziamento. Auspichiamo, pertanto – conclude Alfredo Savia – che l’attenzione dimostrata dal vice Ministro nei confronti della categoria rappresenti un primo passo per l’inserimento delle badanti nel piano nazionale di vaccinazione».