Il Decreto Rilancio pubblicato in Gazzetta Ufficiale: sul lavoro domestico l’impegno di Nuova Collaborazione

Decreto Rilancio pubblicato in Gazzetta Ufficiale

È sulla Gazzetta Ufficiale il decreto-legge 19 maggio 2020, numero 34, detto anche “Decreto Rilancio”. Ovvero il provvedimento del Governo che contiene «misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19».

In questo periodo difficile di lockdown, Nuova Collaborazione è stata impegnata con la Federazione Fidaldo, le altre associazioni datoriali e i sindacati di categoria nel chiedere ai decisori pubblici una attenzione particolare al lavoro domestico e alle famiglie datrici di lavoro. Due sono gli aspetti che riguardano il nostro settore: un bonus per i lavoratori e la possibilità di regolarizzazione per chi impiegato “in nero”.

Il bonus

All’articolo 85 del decreto-legge è previsto che ai lavoratori domestici, con uno o più contratti di lavoro, alla data del 23 febbraio 2020, per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali, venga riconosciuta per i mesi di aprile e maggio 2020 una indennità mensile di 500 euro, per ciascun mese. Come condizioni d’accesso, i lavoratori domestici non devono convivere con il datore di lavoro, né aver beneficiato di altre indennità introdotte dal Dl Cura Italia. I contributi saranno erogati direttamente dall’Inps.

Possono presentare la domanda, dunque, tutti i lavoratori domestici con le caratteristiche di cui sopra, indipendentemente dal fatto che abbiano lavorato o no, anche se licenziati in data successiva, purché – appunto – il rapporto di lavoro fosse già attivo alla data del 23 febbraio scorso. Nei prossimi giorni si conosceranno meglio le modalità per presentare la domanda online.

Le regolarizzazioni

L’articolo 103 del «Decreto Rilancio» prevede poi anche per il lavoro domestico la possibilità di regolarizzazione dei lavoratori irregolari stranieri e sprovvisti di permesso di soggiorno. Il meccanismo di emersione stabilisce il pagamento di 500 euro per ciascun lavoratore da regolarizzare, ovvero di 130 euro per quei lavoratori con il permesso di soggiorno scaduto che dimostrino però di aver lavorato in Italia.

Per tutte le modalità operative relative all’emersione del lavoro irregolare, gli uffici di Nuova Collaborazione sono a disposizione dei datori di lavoro che avessero necessità di consulenza, previa la sottoscrizione della quota associativa.

La valutazione «Prendiamo atto favorevolmente di questo provvedimento – commenta l’avvocato Afredo Savia, presidente nazionale di Nuova Collaborazione e di Fidaldo –. Il «Decreto Rilancio» contiene misure importanti per far ripartire l’Italia. Non sono state accolte tutte le nostre istanze, ma in questo momento così delicato bisogna guardare avanti. Bene, anche per le Casse dello Stato, la possibilità di regolarizzazione. Bene l’indennità per i lavoratori domestici, anche se non tutela le famiglie che hanno garantito lo stipendio a colf, badanti e babysitter tra marzo e maggio, pur in assenza di prestazioni. La valutazione è complessivamente positiva, anche alla luce della conferma del bonus baysitter». 

Per approfondire

Per consultare il sito del Governo o per scaricare il decreto rilancio clicca qui